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Il Salento e l’antico rito della vendemmia

Settembre 13th, 2021 Posted by Vino, Vino salentino 0 thoughts on “Il Salento e l’antico rito della vendemmia”

Il Salento è ricco di molte aziende vinicole. La produzione varia dai vini rossi e rosati a quelli bianchi. La vendemmia, in Salento è considerata un vero e proprio rito. Dai più grandi ai più piccini, nonni, figli e nipoti si riuniscono piacevolmente per svolgere questo rituale. Un momento importante dove si celebra la tradizione contadina che si tramanderà di generazione in generazione.

Chef Totu ci racconta che…

Per lui il mese di settembre è importante proprio per questo! “L’antico rito della vendemmia”, il racconto della sua storia parte proprio così. Totu ci dice che in passato, quando non esistevano ancora gli attrezzi moderni, bisognava lavorare la terra adattandosi ai continui cambiamenti climatici.

Tra piogge, grandini e periodi di siccità, le aspettative che si riponevano nel momento della raccolta erano comunque alte. “Non ci perdevamo mai d’animo” afferma il nostro Chef.  “Tutto si svolgeva con la manualità e la forza, ci si adoperava sin dalle prime ore dell’alba e si terminava quando il sole era già tramontato. Era una festa, non sembrava affatto un obbligo. Ci si divertiva e allo stesso tempo si affrontava il duro lavoro. Tutti i passaggi dovevano avvenire precisi e perfetti. Noi giovani eravamo più giocherelloni, ma seguivamo i nostri genitori in tutto quello che facevano. In questo modo era anche più semplice e meno faticoso il lavoro. Le ore passavano in fretta! Ad ogni pausa si mangiava frisella con pomodoro e con un filo d’olio e si ripartiva.”

Com’è nata la vendemmia in Salento?

La storia dei vini salentini ha un’origine molto antica, pre-romana. I vitigni a bacca rossa sono originari dell’Illiria, quindi al lato opposto del mar Adriatico e sono stati importati in Puglia dai Fenici, popolo dedito al commercio marittimo. Quando nel VII secolo i Greci fondarono la colonia di Magna Grecia nel sud Italia ed importarono viti a bacca nera, queste non presero piede in Puglia. Già esisteva nella tradizione enologica locale un vino autoctono pregiato dal sapore deciso, proprio come quello ellenico.

Non a caso in Puglia anticamente, per indicare il vino in latino accanto alla parola “vinum” esisteva “merum“, con un’accezione proprio per indicare il vino forte e sincero. Quello tipico della tradizione salentina e che ancora oggi sopravvive in alcune espressioni dialettali che vogliono risaltare questo concetto.

Il Salento e i suoi vini

I più famosi vini pugliesi che oggi abbiamo il piacere di degustare, come il Negroamaro o il Primitivo non sono altro che i discendenti di quei vini antichi di cui già i Romani erano grandi intenditori. Dalla seconda metà del XIX secolo, la Puglia ha continuato a caratterizzarsi per la produzione di vini rossi ricchi di colore. Per questo motivo, venivano destinati al taglio dei vini sottili dell’Italia settentrionale e della Francia.

La situazione è poi nettamente cambiata a partire dagli anni Settanta, quando si è modificata la filosofia produttiva enologica in vigna e in cantina. Oggi questa regione ha fatto grandi passi in avanti, vantando un’ampia gamma di vini rossi e rosati di antica tradizione. Di tutta la Puglia, sicuramente il primato della produzione vinicola ancora è detenuto dal territorio salentino, per la sua particolare esposizione al sole. Ed è proprio grazie ai raggi solari che spesso i vini giunti ad un’eccessiva maturazione hanno un sapore molto simile a quello di confetture. Questa particolarità rende il sapore dei vini salentini, unico, ormai apprezzato e rinomato in tutto il mondo.

Chef Totu porta il suo vino tanto amato sulle tavole de La vecchia Osteria. Un buon motivo per andare a trovarlo!

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Dal vigneto alla tavola de La Vecchia Osteria

Settembre 22nd, 2020 Posted by Vino 0 thoughts on “Dal vigneto alla tavola de La Vecchia Osteria”

Ogni qual volta venite a trovarci nel nostro ristorante, oltre a un delizioso piatto della tradizione culinaria salentina, ci piace coccolarvi con dell’ottimo vino della casa prodotto nelle nostre vigne, con cui riempire i vostri calici.

Settembre sinonimo di vendemmia ed il Salento è terra di mare, di borghi e di tradizioni. È connubio di colori e profumi che caratterizzano un territorio conosciuto più per le sue splendide spiagge di sabbia dorata d’estate, ma che avrebbe molto di più da raccontare, anche in autunno.

Visitare Lecce nel mese di settembre, può essere davvero piacevole: in questo periodo si può godere di tutta la bellezza dei luoghi del Salento in piena tranquillità (senza il caos di agosto) e senza rinunciare alle giornate di sole in spiaggia, ad una passeggiata pomeridiana tra le vie del centro storico del capoluogo barocco e perché no, ad una piacevole cena in uno dei tantissimi ristoranti di altissima qualità della città.

Per noi de La Vecchia Osteria settembre è soprattutto il mese della vendemmia. Vi abbiamo già parlato negli articoli precedenti della nostra piccola vigna. In questi mesi abbiamo raccontato sui nostri canali social le varie fasi di fioritura e maturazioni delle uve e finalmente, oggi, è arrivato il momento della nostra vendemmia!

Una giornata che sa di tradizioni e atmosfere antiche, trascorsa nella naturale bellezza della campagna salentina, lontani dai luoghi affollati, totalmente immersi nella tranquillità e nel silenzio del vigneto, tra i filari, a lavoro.

Inutile raccontarvi l’emozione nell’assaggiare il primo mosto! La vendemmia duemilaventi, però, si è confermata particolarmente anomala. Infatti, le condizioni climatiche dei mesi scorsi, segnano una diminuzione rilevante della produzione di uve. Quello che però già sappiamo di questa vendemmia è che sarà di ottima qualità. Esatto, perché nonostante le intemperie e un inverno particolarmente asciutto, l’uva è sana e possiede un livello di acidità a dir poco perfetto. L’equilibrio del suo sapore consentirà quindi di ottenere vini eccellenti.

La fermentazione nei tini e la maturazione paziente in bottiglia ci regaleranno un vino straordinario, che potremo gustare magari già il prossimo anno… Non solo con tutti i nostri clienti, ma anche con gli amici che oggi ci hanno aiutato a vendemmiare!

Per ora vi salutiamo con l’augurio di una stagione piena di cose autentiche, come la nostra vendemmia, e con un brindisi alla vostra salute: come diciamo in Italia… CIN CIN!

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L’abbinamento tra cibo e vino

Maggio 23rd, 2019 Posted by Vino 0 thoughts on “L’abbinamento tra cibo e vino”

Ogni singola tipologia di vino si presta ad essere abbinata perfettamente ad uno specifico piatto. Servito sempre alla temperatura corretta, ne esistono di diversi tipi, come ad esempio: quello bianco, quello rosso, il liquore, lo spumante e quello rosato. In merito, dunque, è interessante notare come i possibili abbinamenti siano numerosi: essi si basano, essenzialmente, su un accordo tra odore del vino e piatto gustato. Ad oggi, tale aspetto ha acquisito un rilievo particolare nello scenario mondiale concernente la cucina. Trovare quello ideale risulta essere il traguardo della degustazione basata su un’attenta analisi degli abbinamenti stessi tenendo, principalmente, in considerazione le percezioni di bocca e papille gustative di fronte a determinate pietanze e vini.

Le tipiche sensazioni suscitate da cibo e vino: analisi generale delle varie tipologie

Il cibo è in grado di regalare piacevoli sensazioni inerenti a morbidezza e tendente dolcezza. Le caratteristiche che possono contraddistinguere un certo piatto risultano essere essenzialmente:
– la piccantezza e la speziatura, talvolta conseguente ad una specifica modalità di cottura;
– la sadipità, come quella dei formaggi e dei salumi;
– il sapore amaro, tipico di carne e verdure;
– il sapore acido, riconducibile ad ortaggi e salse;
– l’untuosità e la grassezza;
– la succulenza, vale a dire la significativa presenza di liquidi all’interno di alcune pietanze come, ad esempio, la carne cotta al sangue.

Per quanto riguarda il vino, invece, si possono citare acidità o freschezza nonché la sapidità, l’alcolicità ed anche la dolcezza. Si tratta di peculiarità, in effetti, che vanno ad accostarsi a morbidezza e struttura della bevanda stessa.

Abbinare il vino al cibo: consigli 

Una volta aver correttamente identificato i precisi componenti del sapore di una pietanza, occorre valutare come valorizzarlo con il vino. Inoltre, vanno individuate anche le caratteristiche del vino al fine di realizzare un abbinamento gastronomico in grado di valorizzare o attenuare dettagli predominanti. In poche parole, è consigliabile giungere sempre ad un certo equilibrio: ad esempio, ad un piatto delicato è bene abbinare un vino tenue, così come ad un sapore deciso si dovrebbe accostare un vino corposo ed importante. L’importanza di una combinazione ideale sta nella possibilità del vino di pulire la bocca in modo da rendere ciascun boccone ugualmente buono come quello precedente.

Abbinamento e sapori di vino e cibo

Il perfetto abbinamento vino-cibo può essere realizzato tenendo in considerazione pochi semplici consigli per non sbagliare. Circa l’abbinamento tra cibi e vino, occorre ricordare come, ad esempio, al pesce debba essere accostato un vino bianco o uno spumante dolce allo scopo di valorizzarne la freschezza. Diversamente, è consigliabile accompagnare la carne con un vino rosso capace di asciugare palato e gengive. Una regola fondamentale, infine, si basa sul necessario accostamento dei dessert ai vini dolci: infatti, uno secco potrebbe coprire il gusto della pietanza.

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