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I sottoli pugliesi: tesori della tradizione e della dispensa

Ottobre 7th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “I sottoli pugliesi: tesori della tradizione e della dispensa”

Tra i protagonisti indiscussi della dispensa pugliese ci sono i sottoli, veri e propri tesori che racchiudono il gusto delle verdure in un barattolo. Ma cosa sono esattamente i sottoli e quali sono i modi per gustarli nelle ricette?

Cosa sono?

Nasce da un’antica necessità di preservare i prodotti dell’orto durante tutto l’anno la tradizione di conservare le verdure in olio extravergine d’oliva, arricchendole con spezie e aromi.

In questo modo, si possono gustare le verdure anche fuori stagione e, soprattutto, con un sapore totalmente diverso rispetto a quello degli ortaggi freschi.

Le verdure più utilizzate per i sottoli pugliesi sono le melanzane, i carciofi, le zucchine e i pomodori secchi, vediamo come gustarli al meglio.

Preparare i sottoli è un rituale

Questo rituale è stato tramandato nel corso del tempo conservando sempre la sua autenticità, ma che richiede una particolare attenzione nel seguire correttamente e in modo sicuro i passaggi, che sia la corretta preparazione degli ingredienti necessari alla sterilizzazione e chiusura dei barattoli. Ecco perché è sempre meglio gustare i sottoli preparati da chi ha esperienza. Tuttavia ti sveliamo alcuni modi per gustarli al meglio.

Ci si può sbizzarrire con le varie verdure e ciascuna versione richiede una preparazione differente.

  • Melanzane sottolio

Nella dispensa di un vero salentino i barattoli di melanzane sottolio sono immancabili, perché perfetti per farcire una puccia o una frisa (per rimanere in tema di ricette locali) oppure per arricchire antipasti e contorni.

Carciofi sottolio

I carciofi sottolio conservano una consistenza tenera e sono molto saporiti. Come gustarli? Per accompagnare un ricco tagliere di formaggi e salumi locali per un antipasto sfizioso e genuino.

  • Pomodori secchi sottolio

Si tratta di una vera golosità ed è l’unica, tra queste ricette, a richiedere più tempo, perché i pomodori necessitano di una lunga esposizione al sole. Sono ottimi per aggiungere un tocco in più al condimento ad esempio della pasta fresca.

  • Zucchine sottolio

Le zucchine sottolio sono una ricetta versatile, perfetta per farcire piatti della tradizione o per rendere ancora più gustoso l’antipasto locale.

 

È ciò che avviene ne La Vecchia Osteria, dove Chef Totu prepara i sottoli con le verdure del suo orto.

Vieni a trovarci in Viale Francesco Lo Re, 9, Lecce

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4 Ricette autunnali pugliesi consigliate da Chef Totu

Settembre 27th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “4 Ricette autunnali pugliesi consigliate da Chef Totu”

Che autunno sarebbe senza alcuni consigli culinari di Chef Totu? Per vivere al meglio l’arrivo di questa stagione, scopri 4 ricette autunnali pugliesi calde e gustose. Tutte in comune hanno la genuinità degli ingredienti locali e il fatto di avere un posto nel cuore dello Chef.

  1. Orecchiette con cime di rapa e acciughe

Tra le ricette consigliate, non possono mancare le iconiche orecchiette con le cime di rapa. La verdura di stagione ha un gusto amarognolo e si sposa perfettamente con il sapore delle acciughe, per non parlare del formato di pasta che dev’essere rigorosamente l’orecchietta. Perché anche Chef Totu insegna che questa tipologia permette di raccogliere perfettamente il condimento, in modo da assaporare tutti gli ingredienti ad ogni forchettata.

A dare un tocco in più sono tre ingredienti: olio evo (meglio se locale), peperoncino e una spolverata di pangrattato.

  1. Fave e cicoria

Un bel piatto caldo di fave e cicorie è sicuramente il modo migliore per affrontare l’inizio del freddo. La combinazione di questi due ingredienti poveri è un vero piacere, sia per sapore che per consistenza: il purè di fave, cremoso e delicato, si abbina alla cicoria selvatica, che ha un sapore un po’ amarognolo, creando un perfetto equilibrio.

Puoi accompagnare questo piatto con una fetta di pane tostato, che aggiungerà croccantezza.

  1. Zuppa di legumi e verdure di stagione

Chi non ha mai mangiato una zuppa di legumi cotta in pignata si è perso uno dei piaceri culinari di questa terra. Calda, saporita e cremosa, la ricetta è tanto semplice quanto dal risultato indescrivibile. La parte più bella è anche la sua versatilità, la zuppa può essere preparata unendo i tuoi legumi preferiti.

Che sia cotta in pignata o in pentola, non dimenticare di lasciare insaporire tutti gli ingredienti con una foglia di alloro.

Lo Chef è certo di una cosa: qui, il pane raffermo come accompagnamento è d’obbligo.

  1. Funghi cardoncelli al forno

Protagonisti indiscussi delle ricette autunnali, i funghi sono perfetti come condimento di primi piatti, come contorno o come secondo, se farciti. I funghi cardoncelli, tipici dell’altopiano delle murge, sono saporiti e carnosi, vengono spesso cucinati al forno con olio, aglio, prezzemolo e una spolverata di pangrattato. Chef Totu, invece, ama prendersi una pausa per andare alla ricerca dei migliori funghi in Calabria e impiegarli come protagonisti delle sue linguine.

Sarai contento di sapere che alcune di queste ricette autunnali potrai assaggiarle proprio cucinate dallo Chef.

Ti aspettiamo ne La Vecchia Osteria in Viale Francesco Lo Re, 9, Lecce.

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Mangiare locale: il valore del Km0 nel nostro ristorante

Agosto 31st, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Tradizioni salentine 0 thoughts on “Mangiare locale: il valore del Km0 nel nostro ristorante”

Immagina di assaporare un piatto che non solo racconta la storia di una terra, ma anche il lavoro e la passione di chi la coltiva e la custodisce ogni giorno. È questo il cuore della filosofia del nostro ristorante: portare in tavola il meglio del Salento, attraverso una scelta consapevole e sostenibile dei nostri ingredienti a Km0.

Sostenere il territorio con il Km0

Ogni piatto che Chef Totu prepara, e che serviamo, è un omaggio alla nostra terra e ai suoi doni. Utilizziamo prodotti e ingredienti che provengono da piccole e medie imprese agricole locali, sostenendo così una rete di produttori che, come noi, credono nel valore della qualità e della genuinità. L’olio extra vergine di oliva e il vino, due pilastri della tradizione pugliese, sono frutto della nostra stessa produzione, così come frutta e ortaggi che Chef Totu coltiva e raccoglie con cura nel nostro orto, riflettendo un impegno diretto e personale verso la sostenibilità e l’autenticità dei prodotti.

La cura degli ingredienti di qualità

Il Km0 crea una vicinanza tra le persone e la natura, creando una vera e propria collaborazione anche con gli agricoltori locali, con cui abbiamo stabilito rapporti di fiducia. Questo ci permette di selezionare materie di prima scelta, coltivate con cura nei paesi limitrofi. Questo legame diretto ci consente di garantire piatti che conservano il vero sapore della tradizione, arricchiti dalle proprietà e dai benefici di prodotti freschi e di alta qualità.

Dalla terra alla tavola: un percorso di gusto

Ne La Vecchia Osteria, tutto parla del Salento: dai prodotti ortofrutticoli freschi e di stagione, alla carne e al pesce appena pescato, ogni ingrediente è scelto con la massima attenzione per rispettare e valorizzare il ciclo naturale della produzione locale. Questo non solo esalta il gusto delle nostre ricette, ma contribuisce anche a un’economia sostenibile, promuovendo il lavoro delle aziende agricole del territorio e riducendo l’impatto ambientale.

 

Quando scegli di mangiare nel nostro ristorante, non stai solo gustando un buon piatto, ma stai sostenendo un’intera comunità. Cerchiamo di trasmettere il sapore autentico di una cucina che non ha bisogno di molto perché si fonda sulla semplicità di ingredienti freschi e locali. Vieni a trovarci in Viale F. Lo Re, 9 – Lecce.

La frittura di pesce di Chef Totu: il sapore del mare del Salento

Agosto 31st, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “La frittura di pesce di Chef Totu: il sapore del mare del Salento”

Nel cuore del Salento, la frittura di pesce non è solo un piatto: è una tradizione, un’esperienza sensoriale e un modo per vivere il mare anche a tavola. Chi visita il Salento non può fare a meno di assaporare una buona frittura di pesce, croccante, dorata e piena di gusto, proprio come quella preparata da Chef Totu.

La frittura di pesce di Chef Totu

Nata dalla cucina povera salentina, quando i pescatori utilizzavano il pescato invenduto per il sostentamento della famiglia, ad oggi sono una vera prelibatezza della cucina locale. Il segreto di una frittura di pesce irresistibile risiede nella freschezza e nella qualità degli ingredienti. Il pescato deve essere freschissimo: alici, triglie, gamberetti, calamari, e piccoli pesci azzurri sono i protagonisti di questo piatto iconico. A fare la differenza, però, è la composizione complessiva: la pastella dev’essere preparata scegliendo i migliori ingredienti e dosandoli correttamente, questo conferisce una croccantezza senza pari al piatto, e Chef Totu è un vero maestro nel farlo.

Dopo aver selezionato la materia prima di qualità, il pesce viene pulito accuratamente e passato nella semola di grano duro o la semola rimacinata, ideale per rendere la ricetta croccante. Il pesce viene poi immerso nell’olio bollente finché non raggiunge la doratura perfetta. È poi il momento di spolverarla con una dose di sale e accompagnata con qualche fetta di limone.

Per esaltare al meglio la frittura di pesce, non c’è niente di meglio di un vino bianco fresco e aromatico.

frittura-di-pesca-Vecchia-Osteria

Nel nostro ristorante, la frittura di pesce è preparata con amore, passione e una profonda conoscenza delle tradizioni salentine, e sembra essere un vero omaggio del mare. Ti aspettiamo ne La Vecchia Osteria.

 

 

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Ricette salentine estive da portare al mare

Luglio 25th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “Ricette salentine estive da portare al mare”

Nel Salento, ogni giornata di caldo si celebra in riva al mare per trovare un po’ di relax, e non c’è nulla di meglio di un’insalata gustosa con cui rinfrescarsi. Questi piatti leggeri ma saporiti combinano ingredienti locali freschi e garantiscono la praticità di un pasto veloce. Oggi Chef Totu ti propone alcune ricette salentine estive tutte da assaggiare.

  1. Insalata di patate

Nata dalla necessità di utilizzare ingredienti poveri e facilmente reperibili, l’insalata di patate è un piatto semplice ma delizioso e ha trovato popolarità grazie alla sua versatilità e al suo sapore fresco.

Per prepararla ci vogliono pochi semplici passaggi: lessa le patate in acqua salata finché non saranno morbide, scolale e lasciale raffreddare. Tagliale a cubetti, mettile in una ciotola e aggiungi del sapore con cipolla a fette, pomodorini a metà, olive nere e per aggiungere un tocco di “salentinità” puoi unire anche i “cummarazzi” a rondelle. Condisci tutto con prezzemolo tritato, olio, sale e pepe e lascia riposare in frigo per almeno un’ora.

I vari ingredienti si sposano perfettamente tra di loro, regalando un perfetto equilibrio di sapori.

  1. Ricette salentine estive: insalata di polpo

Il polpo, essendo abbondante nelle acque del Mediterraneo, è diventato un ingrediente chiave nella cucina pugliese, e questa insalata è una delle ricette estive più apprezzate per gustarlo. Un piatto fresco perfetto per il mare. Una volta cotto il polpo in acqua bollente per circa 30- 40 minuti, fino a quando sarà tenero, lascialo raffreddare nella sua acqua di cottura. Nel frattempo lessa le patate a cubetti e scolale. Quando gli ingredienti si saranno raffreddati tagliali e uniscili in una ciotola.

Aggiungi del sedano fresco tagliato a rondelle sottili, del prezzemolo tritato e condiscile con olio, succo di limone, sale e pepe. Metti la ciotola nel frigo per almeno un’ora.

Il polpo, tenero e saporito, si combina armoniosamente con i sapori freschi del limone e del prezzemolo, offrendo un piatto che è al contempo nutriente e rinfrescante.

  1. Insalata Grika

Questa insalata rappresenta un legame culinario tra le tradizioni italiane e greche, unendo sapori e ingredienti delle due culture, prende infatti il nome dalla comunità Grika del Salento, discendente dai coloni greci antichi.

L’insalata Grika è una ricetta semplicissima ma, per ottenere il risultato migliore, è bene rispettare un ordine di utilizzo degli ingredienti che segua la loro consistenza. Questo fa sì che non si sfaldi tutto durante il rimescolamento.

Una volta lavate e pulite, le meloncelle andranno tagliate a listarelle e ridotte a piccoli dadini a cui aggiungere: peperoncini a cornetto privati della semente interna, una cipolla bianca tritata e la rucola e mescolare. È poi la volta di sgocciolare e aggiungere le olive nere, i capperi e i pomodori tagliati. Dopo una spolverata di origano, aggiungi il formaggio primosale tagliato a cubetti, condisci con un giro di olio e sale.

Per aumentarne la freschezza, lasciala in frigo qualche minuto prima di gustarla.

  1. Insalata di Riso Pugliese

L’insalata di riso è la ricetta estiva per eccellenza ma, arricchita di ingredienti tipici della Puglia, diventa ancora più squisita.

Dopo aver cotto il riso in acqua salata e scolato, lascialo raffreddare. In una ciotola a parte unisci gli ingredienti: pomodori tagliati, olive, mozzarella a cubetti, tonno, capperi, verdure grigliate e pomodori secchi.

Facile da trasportare e fresca, l’insalata di riso in questa versione merita di essere assaggiata.

 

Queste sono alcune delle declinazioni di insalata da gustare su una splendida spiaggia del Salento.

Per le vie di Lecce troverai il nostro ristorante in cui assaggiare le migliori ricette salentine estive.
Vieni a trovarci in Viale F. Lo Re, 9

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Pasticciotto Day 2024: una festa per le papille gustative

Giugno 3rd, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, eventi 0 thoughts on “Pasticciotto Day 2024: una festa per le papille gustative”

Il 5 giugno 2024, Lecce si prepara a celebrare la quarta edizione del Pasticciotto Day, un evento dedicato al dolce simbolo del Salento. Questa giornata speciale è l’occasione perfetta per esplorare il Salento e immergersi nella sua ricca tradizione culinaria dolciaria e no.

 

Le origini del Pasticciotto Day

Il Pasticciotto Day è stato istituito nel giugno del 2020 per celebrare e promuovere le eccellenze dolciarie del Salento. Ogni anno, nello stesso mese, questa ricorrenza offre l’opportunità di gustare il famoso pasticciotto, preparato secondo la tradizione. Quest’anno oltre cento pasticcerie parteciperanno all’evento, offrendo il dolce a un prezzo speciale.

Gli eventi in programma

Durante il Pasticciotto Day, Piazza Mazzini diventa il fulcro delle celebrazioni. La piazza si trasforma in un laboratorio a cielo aperto, dove i migliori maestri pasticcieri del Salento, e a livello internazionale, mostrano le tecniche di preparazione del pasticciotto, servito rigorosamente caldo. I visitatori possono così assistere dal vivo alla creazione e apprezzarne la bontà appena sfornato.

Ma non è tutto, oltre al pasticciotto, si potranno gustare altre specialità dolciarie locali. Il percorso espositivo e degustativo offre una panoramica completa delle prelibatezze del Salento, garantendo un’esperienza gastronomica unica.

Pasticciotto Photo Contest

Una delle attrazioni di questa giornata è il Pasticciotto Day Photo Contest. Questo concorso fotografico invita appassionati e professionisti a immortalare il pasticciotto in scenari creativi che rappresentino il Salento. Le foto più votate sui social media saranno esposte in una mostra, offrendo visibilità e celebrando la bellezza del territorio.

 

Tra un pasticciotto e l’altro, potrai pranzare o cenare nel nostro ristorante, dove Chef Totu sarà lieto di accoglierti con piatti tipici.

Dunque, tutti pronti per questa giornata speciale all’insegna della tradizione culinaria salentina?

Ti aspettiamo in Viale F. Lo Re, 9, Lecce.

 

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Coltivazione e raccolta dei cummarazzi salentini

Maggio 16th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Tradizioni salentine 0 thoughts on “Coltivazione e raccolta dei cummarazzi salentini”

Il Salento, con i suoi paesaggi incantevoli e la cucina ricca di sapori, è famosa per molte specialità, tra cui i cummarazzi. Questi frutti, anche conosciuti come caroselli, sono strettamente legati alla cultura agricola della regione e rappresentano un’autentica specialità del posto.

Che cosa sono i cummarazzi leccesi e come coltivarli

I cummarazzi sono una varietà di meloni, più precisamente meloni immaturi, che vengono raccolti e consumati quando sono ancora piccoli. A differenza dei meloni tradizionali, questi frutti non sono particolarmente dolci, ma hanno una consistenza croccante e un sapore delicato. Sono molto apprezzati in Puglia e nel periodo più caldo sono l’ingrediente principale con cui preparare insalate fresche e veloci.

La coltivazione dei caroselli salentini è relativamente semplice, soprattutto in un clima caldo e soleggiato come quello del territorio. Ecco i passaggi principali per coltivare con successo questi frutti:

  1. Selezione del terreno

Scegli un terreno ben drenato e ricco di sostanze nutritive e assicurati che abbia una buona esposizione al sole.  I cummarazzi leccesi preferiscono un suolo sabbioso o leggermente argilloso.

  1. Semina

I semi dei cummarazzi possono essere piantati direttamente nel terreno quando la temperatura è costantemente sopra i 15°-18°. Assicurati di seminare a una profondità di circa 2-3 cm e lascia una distanza adeguata tra le piante, solitamente intorno a 60-80 cm.

  1. Irrigazione e cura

Mantieni il terreno costantemente umido, ma non troppo bagnato. L’irrigazione regolare è importante per garantire una crescita sana delle piante. Inoltre, controlla la presenza di erbacce e parassiti, e utilizza metodi biologici per tenerli sotto controllo.

  1. Crescita e sostegno

Le piante dei caroselli possono crescere abbastanza rapidamente e richiedono sostegno. Puoi utilizzare graticci o supporti verticali per favorire la crescita delle viti.

Raccolta dei cummarazzi leccesi

La raccolta poi avviene quando i frutti raggiungono una dimensione di circa 5-10 cm. A differenza dei meloni maturi, non bisogna aspettare che diventino dolci. In effetti, il gusto dei cummarazzi è migliore quando sono ancora giovani e croccanti.

Raccogli i frutti con cura, evitando di danneggiare le piante. Utilizza un coltello o delle forbici da giardinaggio per tagliare il frutto dal ramo principale. I cummarazzi possono essere conservati in frigorifero per alcuni giorni, ma è meglio consumarli freschi per mantenere la loro croccantezza.

Come utilizzare i cummarazzi in cucina

Una volta raccolti, i cummarazzi sono l’ingrediente principale per preparare un’insalata fresca e adatta alla stagione più calda. Infatti inizia il periodo della Grika salentina, che unisce altri ingredienti freschi come i pomodori, i peperoni, la cipolla bianca, acciughe e olive e condita con olio Evo, sale e origano.

 

La coltivazione e la raccolta dei cummarazzi sono un’attività gratificante che consente di godere di un prodotto tipico della tradizione pugliese. Con pochi passaggi e un po’ di cura, è possibile coltivare questi frutti anche nel proprio giardino, provaci.

Nel frattempo di aspettiamo nel nostro ristorante La Vecchia Osteria.

come preparare una maritata con le verdure della primavera

La maritata: una ricetta dai sapori primaverili

Aprile 19th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “La maritata: una ricetta dai sapori primaverili”

Non sarebbe primavera senza l’ampia varietà di ortaggi e frutta che la natura regala in questo periodo, con cui ricreare delle gustosissime ricette. Nel Salento, ad esempio è possibile racchiuderne una grande scelta in un unico primo piatto: la maritata.  Buona e dalle proprietà benefiche all’organismo, non resta che scoprirne i dettagli.

Un piatto salentino primaverile: la maritata

Dall’abbondante varietà di verdure a disposizione in questo periodo dell’anno nasce la maritata, un primo ricco e gustoso. È uno piatto che combina verdure come: cicoria, scarola, sedano e finocchi e viene arricchito da un tocco di sapore con la pancetta e il pecorino. La ricetta si presta perfettamente per essere un pranzo sfizioso. Perfetto anche nelle giornate primaverili più fresche.

Preparazione

La preparazione di questa prelibatezza inizia con il mondare e sbollentare le verdure di stagione. Una volta pronte vengono disposte a strati in una pirofila da forno unta, alternando strati di verdure, pancetta rosolata e pecorino grattugiato. Fatto ciò è giunto il momento di cuocere la marinata in forno finché la dose superiore di formaggio non avrà creato una crosticina dorata e croccante, che aggiunge un tocco irresistibile al piatto.

Un altro fattore a favore di questa ricetta è sicuramente la sua versatilità di preparazione che non richiede per forza il forno, ma può essere preparata anche in padella con l’aggiunta di un filo di olio extravergine di oliva. Inoltre puoi personalizzarla in base ai tuoi gusti, aggiungendo o sostituendo la verdura che più ti piace, sempre di stagione o puoi sostituire la pancetta con la salsiccia ad esempio e il pecorino con il parmigiano.

Procedimento per quattro persone

  1. Monda le verdure: 600g di cicoria, 500g di scarola, 250 g di sedano e 250 g di finocchio;
  2. Sciacqua abbondantemente le foglie e scolale per ciascun tipo di verdura alla volta;
  3. Sbollenta ogni verdura in acqua finché sarà cotta ma ancora al dente;
  4. Rosola 100g di pancetta a cubetti in una pentola ben calda e aggiungi il brodo di carne;
  5. Ungi una pirofila da forno per 4 persone.
  6. Distribuisci le verdure a strati.
  7. Condisci ogni strato con sale, pepe, abbondante pecorino e qualche cucchiaio di brodo con la pancetta.
  8. Cuoci in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti.
  9. Sforna e lascia intiepidire qualche minuto prima di servire.

 

Prova a ricreare la maritata e invita i tuoi cari a pranzo. Se invece vuoi assaggiare altre ricette della tradizione salentina preparate direttamente da Chef Totu, vieni ne La Vecchia Osteria in Viale Lo Re.

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Picnic di Pasquetta, come festeggiare con gusto

Marzo 21st, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Tradizioni salentine 0 thoughts on “Picnic di Pasquetta, come festeggiare con gusto”

Il giorno di Pasquetta è un’occasione per stare all’aperto in compagnia di amici e familiari. Immersi nella natura è un vero piacere condividere un pasto in totale serenità. Per questo oggi abbiamo pensato di suggerirvi alcune ricette per un perfetto picnic di Pasquetta, all’insegna delle tradizioni culinarie salentine.

 

  1. Picnic di Pasquetta? Il rustico è immancabile

Icona del Salento, il rustico non può mancare nel picnic di Pasquetta. Si tratta di un disco di pasta sfoglia farcito con besciamella, mozzarella, pomodoro e pepe. È una vera sorpresa ad ogni morso, sia per l’esplosione di sapori che per le varie consistenze dell’impasto e della farcitura.

Inoltre, il rustico leccese è pratico da mangiare e questo è fondamentale per un picnic doc.

  1. Panzerotti e polpettine fritte

La combo di panzerotti salentini e polpettine fritte darà uno sprint al tuo picnic. Anche in questo caso la comodità fa da padrona. I panzerotti salentini (piccole crocchette di patate) e le polpettine di carne si gustano in un solo boccone. La frittura è sempre un’arma vincente quando si parla di pasti festivi, ma richiede un unico imperativo: non dimenticare di portare con te i tovaglioli.

  1. Puccia pugliese

Le pucce sono panini morbidi e rotondi, tipici del Salento, perfetti per il picnic di Pasquetta in compagnia di amici e parenti, perché ognuno potrà farcirle in base ai propri gusti.

Oggi ti consigliamo tre modi per condirle:

  1. Puccia con verdure grigliate, pomodoro e provolone;
  2. Puccia con prosciutto crudo, rucola e burrata;
  3. Puccia con tonno, capperi e pomodori secchi.

Per i più piccoli invece, la puccia diventa il panino perfetto da farcire con la classica cotoletta panata e le patatine fritte.

  1. Pitta di patate

Un’altra ricetta sfiziosa con cui vivere il tuo picnic salentino è la pitta di patate. Uno sformato di patate farcito al centro con prosciutto cotto, olive, cipolla e pomodoro. È perfetto per l’occasione perché ti basterà porzionare la pitta in quadrati in modo che ognuno abbia il suo, ma non dimenticarti di prevedere una porzione anche per il bis.

  1. Il dolce pasquale salentino: la Cuddhura

Per il dolce non ci sono dubbi, la Cuddhura è l’ideale per concludere il picnic pasquale.  Si tratta di un biscotto intrecciato, a volte dalle forme differenti (come una colomba o un coniglio) con al centro un uovo sodo. La parte più divertente è che potrai prepararla il giorno prima in compagnia dei più piccoli, sarà un’ottima occasione per farli approcciare alla tradizione.

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Le idee su come deliziarti con ricette della tradizione non mancano, ora non ti resta che scegliere uno tra i numerosi angoli di natura che il Salento regala per festeggiare al meglio.

Buon appetito e buona Pasquetta!

La zuppa di pesce salentina, origine e preparazione de “Lu Quataru”

Marzo 21st, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Curiosità 0 thoughts on “La zuppa di pesce salentina, origine e preparazione de “Lu Quataru””

Terra fra due mari, il Salento vanta di un’ampia varietà di pesce con cui preparare ricette semplici ma squisite e tra queste spicca “Lu Quataru”, tipica di Porto Cesareo. Si tratta di una zuppa di pesce amata dai locali e dai visitatori che giungono nella pittoresca località costiera salentina. A rendere la ricetta così buona è la varietà di specie ittiche che la compongono.

Le origini de Lu Quataru di Porto Cesareo

Le origini di questo piatto delizioso risalgono ai secoli passati, quando i pescatori stanchi cenavano con il pesce di scarto, che non sarebbe finito sul banco del mercato in quanto rovinato. Questo tipo di pesce prende il nome di “chiattisciato, ovvero il primo ad entrare nelle reti, o rosicchiato dai chiatti – organismi marini – che con l’acqua di mare subisce una sorta di “marinatura naturale”. Questa rende la carne del pesce ancora più saporita.

Nel dialetto è un piatto conosciuto anche come “Quataru ti lu pescatore” e prende il nome dal pentolone di rame utilizzato per prepararlo, la “quatàra”, ancora in uso oggi.

A differenza delle tradizioni del passato, lu Quataru di oggi vede l’aggiunta di mitili e molluschi, un tocco che ha ulteriormente arricchito il suo sapore e la sua popolarità. Inoltre, recentemente il Ministero per le Politiche Agricole, Forestali e Alimentari ha incluso la Quatara di Porto Cesareo nell’elenco dei prodotti enogastronomici tradizionali pugliesi, un riconoscimento meritato per una pietanza che incarna la storia e la cultura culinaria della regione.

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Preparazione della zuppa di pesce salentina

La preparazione di questa zuppa di pesce salentina è un processo relativamente semplice e richiede poco tempo.

Partendo dal far rosolare la cipolla nell’olio con aglio e prezzemolo. Una volta dorati aggiungi i pomodorini e la salsa di pomodoro. Quando si sarà formato il sughetto è il momento di aggiungere il pesce pulito, partendo dalle seppie, il polpo e i granchi, che hanno la carne più dura. Dopo circa cinque minuti potrai completare con gli altri pesci, cercando di rispettare i relativi tempi di cottura. Tradizionalmente, il brodo veniva allungato con acqua di mare, ma è consigliabile aspettare la fine della cottura prima di aggiungere sale. Se è nei tuoi gusti, puoi dare un tocco di piccantezza con del pepe o peperoncino fresco.

Dopo una cottura a fuoco alto per cinque minuti e a fuoco basso per altri cinque, lu Quataru è pronto per essere gustato. Noi ti consigliamo di accompagnarlo con del pane leggermente abbrustolito.

 

Ad oggi questa zuppa salentina è tutt’altro che una ricetta di scarto, è un piatto squisito da condividere con amici e parenti all’insegna della tradizione e della genuinità.

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