Posts in Cucina Tipica Salentina

cardi-pugliesi

Cardi: il tesoro invernale della cucina pugliese

Gennaio 27th, 2025 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “Cardi: il tesoro invernale della cucina pugliese”

I cardi, conosciuti per il loro sapore amarognolo, sono un’ottima verdura da assaporare nel periodo invernale. Buoni e versatili, sono perfetti per la preparazione di piatti bilanciati grazie alla combinazione con altri ingredienti. Oggi ti vogliamo parlare di questa bontà e del suo impiego in alcune ricette più comuni in Puglia.

Cosa sono i cardi?

Se ti stai chiedendo cosa sono esattamente i cardi, te lo diciamo noi: simili nell’aspetto al sedano, ma appartenenti alla stessa famiglia del carciofo, sono una verdura invernale che cresce rigogliosa nelle campagne della Puglia. Si dice che, fin dall’antichità, siano stati apprezzati per le loro proprietà depurative e di conseguenza il loro consumo fosse frequente. Ad oggi, sono celebrati come una delizia con cui dar vita a tante ricette, che ti sveleremo tra poco.

Le ricette da assaggiare

Le loro proprietà benefiche non sono l’unico motivo per cui vi consigliamo di portarli a tavola, ma anche per il loro inconfondibile sapore. Come accennato prima infatti, si prestano a molte preparazioni. Alcune da provare assolutamente:

  • Cardi saltati in padella

Partendo da un grande classico: i cardi saltati in padella, semplici ma deliziosi. Basta un filo d’olio Evo, uno spicchio d’aglio e un pizzico di peperoncino per trasformarli in un contorno perfetto per accompagnare qualsiasi secondo.

  • Cardi fritti

Se è vero che “la frittura rende tutto buono”, i cardi non fanno eccezione, nel caso specifico le coste esterne. Basterà prima sbollentarle un po’, immergerle in una pastella leggera – fatta con acqua, farina e sale – e friggerle fino a duratura. Il risultato sarà un antipasto o contorno croccante fuori e tenero dentro.

  • Risotto ai cardi

Un primo delicato, dove questa verdura diventa la protagonista indiscussa e i sapori si abbinano alla perfezione. Dopo aver mondato i cardi falli rosolare in padella con olio e aglio, aggiungi poi il riso per tostarlo leggermente. Prepara a parte il brodo – vegetale o di carne in base alle tue preferenze- e aggiungilo di volta in volta per cuocere lentamente il tutto. L’unico imperativo è la cremosità del piatto, spegni il fuoco quindi solo quando avrà raggiunto la giusta consistenza. Pepe e formaggio grattugiato daranno il tocco finale alla ricetta.

  • Cardi e carne

Un piatto che scalda il cuore e soddisfa il palato, e noi de La Vecchia Osteria lo sappiamo bene. I cardi con carne e zuppa di pomodori sono una vera specialità che potrai assaggiare nel nostro ristorante, preparati da Chef Totu in modo impeccabile. La delicatezza dei cardi e la ricchezza della carne sono ideali insieme.

Se ti è venuta l’acquolina, non puoi perdere l’occasione di assaporare queste, o altre, ricette della tradizione salentina.

Prenota un tavolo e vieni a trovarci!

 

Pancotto-pugliese-Vecchia-Osteria

Il pancotto pugliese: una storia di gusto e tradizione

Gennaio 24th, 2025 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “Il pancotto pugliese: una storia di gusto e tradizione”

Una pietanza che esprime al meglio la filosofia secondo cui “in cucina non si spreca niente”, il pancotto pugliese è nato dall’esigenza di riutilizzare il pane raffermo. Si tratta quindi, oltre che di una ricetta squisita con cui riscaldarsi nelle giornate invernali, di un viaggio nella memoria contadina dove impastare il pane era un rituale e non sprecarlo era imprescindibile.

Le origini del pancotto

Il pancotto affonda le sue radici in un passato in cui ciascun ingrediente aveva un valore prezioso ed era frutto del lavoro svolto a contatto con la terra. Ogni famiglia reinterpretava la ricetta con ciò che aveva a disposizione, dando vita a numerose varianti locali. Nel Salento ad esempio, il pancotto si arricchisce di cime di rapa e fagioli cannellini, ma non mancano versioni arricchite con pomodori, cipolla e a volte anche patate.

Ingredienti e ricetta del pancotto salentino

La forza del pancotto sta nei suoi ingredienti semplici e genuini, capaci di rispettare la stagionalità e di conseguenza il legame con il territorio. Tra i protagonisti troviamo:

  • Pane raffermo (spesso di grano duro)
  • Cime di rapa (da poter sostituire con altre verdure invernali),
  • Fagioli,
  • Olio extravergine d’oliva,
  • Aglio e peperoncino.

Passiamo alla preparazione, semplice e veloce ma sicuramente dal risultato saporito. Una volta mondate, sbollenta in acqua salata le cime di rapa, o la verdura scelta. Nel frattempo taglia a pezzi grossolani il pane – rigorosamente raffermo- e fallo rosolare in padella con olio, aglio e peperoncino. Capirai che è il momento di spegnere il fuoco non appena avranno raggiunto la giusta doratura e croccantezza.

Una volta cotti lentamente i fagioli (se secchi, dovranno stare in ammollo in acqua almeno dalla sera prima) è il momento di assemblare il tutto. Si creerà la perfetta combinazione di sapori, profumi, colori e consistenze. 

Se preferisci un tocco di sapore in più, aggiungi un filo di olio a crudo e servi in tavola ancora caldo. Noi ti consigliamo di gustarlo all’interno di ciotole in terracotta per vivere un’esperienza ancora più vicina all’antica tradizione contadina.

Possibili abbinamenti

Pur essendo molto saporito, il pancotto rimane un piatto da poter completare a proprio piacimento con altri ingredienti. C’è chi ama accompagnarlo con una generosa porzione di burrata o stracciatella, in modo da aggiungere un tocco di leggerezza e freschezza; chi invece, per intensificare il sapore, unisce la pancetta a cubetti.  In questo modo, una ricetta che ricorda antiche tradizioni diventa la base per versioni innovative.

Se rimanere fedele alla tradizione o se personalizzarla in base ai gusti, rimane una tua decisione.

Nel frattempo da La Vecchia Osteria ti aspettano degli ottimi piatti. Vieni ad assaporare il Salento in V.le  Lo Re, Lecce

Natale-a-Lecce

Natale a Lecce: cosa vedere secondo Chef Totu

Dicembre 20th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Dolci tipici, eventi, Senza categoria 0 thoughts on “Natale a Lecce: cosa vedere secondo Chef Totu”

Cosa c’è di più magico del Natale? Lecce durante le festività diventa ancora più incantevole. Le sue vie si illuminano di luci scintillanti, l’aria profuma di dolci tradizionali, e ogni angolo racconta storie di tradizione e bellezza. Se sei alla ricerca di un luogo che sappia scaldarti il cuore e regalarti momenti indimenticabili, sei nel posto giusto. Ecco cosa, secondo Chef Totu, non puoi assolutamente perderti della città in festa!

  1. Il Presepe nell’anfiteatro romano

Il Presepe quest’anno popola l’anfiteatro romano, figure in cartapesta curate nei minimi dettagli incastonate nello scenario unico di questa testimonianza storica. Proprio così, passeggiare intorno a questa meraviglia ti farà sentire parte di un racconto visto dall’alto, dove l’arte sacra incontra l’eternità di un monumento simbolo di Lecce.

  1. I mercatini in piazza Sant’Oronzo

Come ogni anno con l’arrivo delle festività, oltre ad ospitare l’albero di Natale, Piazza Sant’Oronzo si popola di casette in legno in cui sono esposte opere di artigianato e bontà gastronomiche. La piazza, con una pioggia scintillante di luci, diventa il luogo perfetto in cui immergersi per sentire l’atmosfera di festa. Qui verrai pervaso da tanti profumi e colori.

  1. Piazza Mazzini e le sue bancarelle

Se ami l’idea di perderti tra bancarelle cariche di oggetti unici, non può mancare una visita ai mercatini di piazza Mazzini. Sono il posto perfetto per chi cerca regali originali o semplicemente vuole lasciarsi avvolgere dallo spirito natalizio.

bancarelle-Natale-a-Lecce

  1. La fiera di Santa Lucia

Un vero gioiello per gli amanti delle tradizioni natalizie e del Natale a Lecce è la Fiera di Santa Lucia, conosciuta anche come “La fiera dei pupi”, ospitata nel suggestivo Chiosco dei Teatini fino al 26 dicembre. Personaggi del presepe (pastori, artigiani, angeli, Sacra famiglia) ed elementi di ambientazione – comete, grotte, ruscelli- sono esposti sui banchetti in fila sotto i portici della location. Statuine uniche che contribuiscono da anni a fare la storia dell’artigianato leccese.

  1. Il chiostro di luce

Preparati a rimanere senza fiato. Nel Chiostro del Seminario che si affaccia sulla magnifica Piazza Duomo, prende vita l’evento “Chiostro di luce”: un’installazione multimediale che trasforma le pareti dell’edificio in un caleidoscopio di immagini e giochi luminosi con il videomapping. Una poesia visiva che incanta grandi e piccini, regalando un’esperienza indimenticabile.

Potrai vederla fino al 6 gennaio (a eccezione del 24 e del 31 dicembre).

 

Lecce a Natale sa sempre come meravigliare: le sue vie, i suoi eventi e le sue tradizioni ti accoglieranno con il calore tipico del Salento. Lasciati avvolgere dalla magia, scopri l’autenticità di questa terra e vivi un Natale da ricordare.

Lecce ti aspetta, pronta a sorprenderti e a farti innamorare, così come i piatti di Chef Totu.

la-puccia-dell'Immacolata

La puccia dell’Immacolata

Novembre 29th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Tradizioni salentine 0 thoughts on “La puccia dell’Immacolata”

Si sta avvicinando il periodo più magico dell’anno, il Natale. Tra tutte le tradizioni che questa festività porta con sé, nel Salento c’è quello della “puccia dell’Immacolata”. Festeggiato alla vigilia della Santa Concezione, è l’occasione perfetta per gustare una delle specialità più amate della cucina salentina con un senso anche religioso.

Cos’è la puccia e le origini di questa tradizione?

La puccia è un pane tipico del Salento, conosciuto per la sua forma rotonda e la crosta croccante. Preparata con pochi ingredienti—farina di grano, acqua, lievito, sale e olio d’oliva—ha un interno morbido e leggermente alveolato. La particolarità della puccia sta nel quantitativo ridotto di mollica, è infatti un panino più basso e “strutturato”, perfetto per accogliere un ricco condimento.

Il rituale di mangiarla nel giorno della vigilia dell’Immacolata ha radici antiche. In passato, il 7 dicembre era considerato il giorno del digiuno (se così si può davvero considerare) e di astinenza dalle carni, per lo meno di terra, e la famiglia si riuniva attorno al tavolo per assaporare la puccia, ed è tuttora così.

puccia-salentina

Come si farcisce la puccia dell’Immacolata?

Anche il condimento segue un rituale, che impone l’utilizzo di ingredienti genuini. Quello della tradizione è:

  • Tonno sott’olio, che aggiunge un sapore ricco e corposo.
  • Capperi, che regalano una nota aromatica.
  • Pomodorini, perfetti per bilanciare i sapori più forti.
  • Olio extravergine d’oliva, immancabile per arricchire il tutto.

Alcune varianti delle zone nel Salento prevedono l’aggiunta delle olive nell’impasto del pane, per renderlo più saporito (occhio sempre alla possibile presenza di noccioli!)

 

Ogni anno, questo pane speciale riunisce le famiglie attorno alla tavola, portando avanti una tradizione che risveglia la nostalgia, il senso di comunità e il rispetto per le antiche usanze. Anche ne La Vecchia Osteria viene rispettata, infatti è il pranzo di tutto lo staff nel giorno della Vigilia dell’Immacolata.

Per le ricette che sono il simbolo del Salento, ti aspettiamo nel nostro ristorante.

mandorle-pugliese-nella-tradizione

La mandorla pugliese: un solo ingrediente, tantissime ricette!

Novembre 29th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Dolci tipici, Senza categoria 0 thoughts on “La mandorla pugliese: un solo ingrediente, tantissime ricette!”

La mandorla pugliese racchiude la storia, i sapori e le tradizioni di una terra antica e generosa. Se il fiore del mandorlo è bello, il frutto è veramente un ingrediente centrale dei dolci più amati, che sono l’accompagnamento perfetto per ogni fine pasto delle festività, da Natale a Pasqua.

Una tradizione secolare: la storia della mandorla nel Salento

Il motivo che sta alla base della presenza radicata di questo frutto nel territorio pugliese è da ritracciarsi nel clima mite e i terreni ricchi di minerali, che permettono agli alberi di crescere rigogliosi. Con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, il paesaggio salentino si tinge di bianco rosato, quando i mandorli sbocciano. Diventa così un vero spettacolo della natura e annuncia l’inizio di una nuova stagione.

Alla fioritura segue la formazione del frutto che diventa il protagonista delle ricette tradizionali. Che sia nelle feste di paese, nelle celebrazioni familiari o nei riti stagionali, la mandorla è presente in tutte le sue forme: dai dolci di pasta di mandorle alle mandorle pralinate, da quelle atterrate alla cupeta.  Ogni ricetta è una piccola storia d’amore per la propria terra, tramandata di generazione in generazione e noi vi raccontiamo quelle principali.

La bontà della pasta di mandorla pugliese

Se c’è una preparazione che rappresenta l’essenza della mandorla salentina, è senza dubbio la pasta di mandorle. Profumata, densa e morbida, questa pasta dolce è ottenuta macinando finemente le mandorle con zucchero e, talvolta, qualche goccia di essenza di limone o arancia, che le conferisce un tocco fresco e aromatico. Questo ingrediente dà vita a capolavori come:

  • il fruttone, simile al celebre pasticciotto, ma con una personalità tutta sua: al posto della crema pasticcera, custodisce appunto un ripieno a base di pasta di mandorle e marmellata – spesso di pere o mele cotogne – il tutto avvolto da uno strato sottile di cioccolato fondente.
  • ci sono poi i biscotti di pasta di mandorla, realizzate unicamente da questo ingrediente e decorati con una ciliegia candita.
  • in occasione di Pasqua, invece è il momento di preparare l’agnello di pasta di mandorla. Oltre ad arricchire il pasto pasquale, è l’occasione per creare un momento di unione tra le varie generazioni durante la fase della preparazione.

pasta-di-mandorla-pugliese

Le mandorle pralinate

Le mandorle pralinate, con il loro irresistibile strato croccante di zucchero caramellato, sono un’autentica tentazione che fa parte di ogni fiera di paese e del periodo natalizio. Durante le celebrazioni popolari, è facile lasciarsi conquistare dall’aroma dolce che si sprigiona dai banchetti dove si mescolano mandorle e zucchero, spesso arricchito con un tocco di vaniglia o cannella, in grandi padelle di rame. La glassa zuccherina rende le mandorle ancora più gustose, una tira l’altra.

mandorle-pralinate-Salento

La cupeta: il torrone croccante che racconta il Salento

Rimanendo in tema di feste, non c’è Natale senza la cupeta: il torrone croccante che ha origine nell’epoca medievale. Preparata con maestria, la cupeta mescola pochi ingredienti: mandorle tostate e miele per creare una delizia. Ogni pezzo di cupeta è un’esperienza: il sapore intenso del miele, la leggera amarezza delle mandorle e la croccantezza del caramello si fondono in un equilibrio perfetto.

cupeta-Salento

Mandorle atterrate: il connubio perfetto tra cioccolato e tradizione

Ricoperte di cioccolato e inserite in un pirottino, nascono le mandorle atterrate. La ricetta segue pochi semplici passaggi: una volta tostate, le mandorle vengono immerse nel cioccolato fondente fuso, e lasciate solidificare per creare dei piccoli bocconi di dolcezza. Il gusto intenso del cioccolato si sposa alla perfezione con la croccantezza delle mandorle, creando un dolce che, pur nella sua semplicità, racchiude tutto il calore delle feste invernali.

La mandorla pugliese si riscopre come ingrediente cardine per diversi dolci che rivivono in ogni periodo dell’anno e nelle diverse festività.

C’è poi un posto in cui ogni pasto diventa una festa per il palato, ed è La Vecchia Osteria.

Ti aspettiamo.

Giornata-Mondiale-della-Pasta Vecchia Osteria

Giornata Mondiale della Pasta: celebriamola insieme

Ottobre 17th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Curiosità, evento 0 thoughts on “Giornata Mondiale della Pasta: celebriamola insieme”

Il 25 ottobre, ogni anno, si celebra la Giornata Mondiale della Pasta, un evento dedicato a uno degli alimenti più amati e conosciuti al mondo. La pasta è il cuore della cucina italiana, un suo simbolo. Nell’amata terra di Chef Totu la preparazione della pasta fresca è un rituale che si tramanda da diversi secoli. In occasione di questa giornata vi sveliamo alcune curiosità che riguardano questo alimento.

La protagonista della dieta mediterranea

La pasta è deliziosa e incredibilmente versatile. È un alimento semplice, fatto di ingredienti essenziali come acqua e farina, ma capace di trasformarsi in infiniti piatti (da quelli più elaborati a quelli veloci da preparare) e adatti a qualsiasi stagione.

Fonte di carboidrati complessi, che forniscono energia a lungo termine, la pasta ha diversi vantaggi dal punto di vista nutrizionale. Non a caso è la protagonista della dieta mediterranea, farcita con i condimenti che più si gradiscono e arricchita rigorosamente da olio extravergine d’oliva.

La pasta: un alimento globale

Apprezzata in tutto il mondo, la pasta è diventata un alimento globale che non smette di essere apprezzato in tutto il mondo. In circa vent’anni, infatti, la sua produzione è passata da 9,1 tonnellate a quasi 17 milioni. A guidare questa statistica è ovviamente l’Italia. Un vero successo che ci rende orgogliosi della nostra tradizione culinaria, capace di unire persone e culture. Per questo è importante celebrare al meglio questa giornata. Come? Scegli il formato di pasta pugliese che preferisci e prepara un gustoso primo piatto da condividere insieme ad amici e parenti. La peculiarità della pasta, infatti, è la sua capacità di creare momenti conviviali.

I formati della tradizione salentina

In Puglia, la pasta è molto più di un alimento: è una tradizione. I formati di pasta tipici raccontano storie antiche e racchiudono il sapore autentico della nostra regione. Tra i protagonisti troviamo:

  • le orecchiette, le famose “piccole orecchie” realizzate rigorosamente a mano, che vengono solitamente servite con cime di rapa o con sughi corposi.
  • Un altro formato caratteristico è i maccheroni al ferretto, preparati arrotolando la pasta attorno a un ferro sottile per ottenere la tipica forma cava.
  • I maritati nascono proprio dall’unione delle orecchiette e dei maccheroni, rendendo le ricette ancora più ricche.
  • Non possiamo dimenticare le sagne ‘ncannulate, dalla forma a spirale che si abbina alla perfezione con il sugo al pomodoro e basilico (meglio ancora se con l’aggiunta di gustose polpette), per un piatto saporito.

 

Vi aspettiamo nel nostro ristorante per condividere con voi un primo piatto che racconta la storia e il cuore della nostra terra.

zucca-nelle-ricette-pugliesi

Ricette con la zucca: rivisitazioni pugliesi consigliate da Chef Totu

Ottobre 17th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Curiosità 0 thoughts on “Ricette con la zucca: rivisitazioni pugliesi consigliate da Chef Totu”

L’autunno porta con sé sapori unici e tra questi spicca la zucca, versatile e dolce. Chef Totu ti svelerà come rivisitare alcune ricette pugliesi per arricchirle con questo saporito ingrediente. Se mantenere la tradizione è un elemento essenziale per far sopravvivere antiche usanze, è pur sempre vero che il bello della cucina è la libertà di sbizzarrirsi.

Orecchiette con zucca, funghi e pancetta affumicata

Chi dice Puglia, dice orecchiette. Un formato di pasta perfetto per raccogliere astutamente tutto il condimento, che varia in base alle preferenze di ognuno. La versione autunnale proposta da Chef Totu unisce il sapore dolce della zucca, il sapore intenso e consistenza spugnosa dei funghi e il sapore affumicato della pancetta. La preparazione è semplice: cuoci i funghi e aggiungi la zucca tritata, a parte metti a rosolare la pancetta. Una volta che sarà tutto cotto, e sistemato di sale, è il momento di unire il condimento alle orecchiette precedentemente fatte bollire in acqua. Il risultato è un piatto rustico ma saporito.

Vellutata alla pugliese

Con l’aggiunta di un ingrediente speciale, anche una semplice vellutata di zucca può diventare pugliese. Cotta lentamente insieme a patate, cipolla e un pizzico di peperoncino, si dovrà ottenere un crema liscia. Servila con un filo di olio extravergine d’oliva e crostini di pane casereccio (ovviamente con cui fare la scarpetta). L’ingrediente che darà un tocco in più alla vellutata? Gustose burrate pugliesi, perfette per aggiungere freschezza al piatto.

 Cavatelli con zucca e olive taggiasche

Tra i formati di pasta tipici della Puglia troviamo anche i cavatelli, provali con la zucca e le olive taggiasche. Per preparare questa ricetta, basta cuocere la zucca fino a renderla morbida e poi amalgamarla con i cavatelli fatti in casa e le olive taggiasche. Quest’ultime con la loro sapidità arricchiscono il sapore dolce della zucca. Completa il tutto con un giro di olio e goditi questa bontà.

Pittule salentine

Amate da Chef Totu, le pittule sono dei veri e propri bocconcini uno tira l’altro. Che siano classiche, al cavolfiore o alla pizzaiola, sono sempre gustose. Un’altra versione da assaggiare assolutamente è con la zucca. Si tratta di aggiungere la purea al classico impasto e friggere correttamente per garantire la croccantezza esterna e la morbidezza all’interno. Dorate e salate al punto giusto saranno un ottimo antipasto. Ricorda: si servono rigorosamente calde.

Parmigiana di zucca

Infine, alla classica parmigiana di melanzane lo Chef ti propone quella di zucca. Tagliata a fette e infarinata, bisognerà alternarla in una teglia con parmigiano, mozzarella e prosciutto. Una volta stratificata, inforna e servila ancora ben calda. Anche questa ricetta è bene accompagnarla con dell’ottimo pane tostato.

 

 

Non ti resta che scegliere in quale ricetta cimentarti e farci sapere qual è il risultato finale. Per altri piatti della tradizione, invece, ti aspettiamo ne La Vecchia Osteria.

 

sottoli pugliesi Vecchia Osteria

I sottoli pugliesi: tesori della tradizione e della dispensa

Ottobre 7th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “I sottoli pugliesi: tesori della tradizione e della dispensa”

Tra i protagonisti indiscussi della dispensa pugliese ci sono i sottoli, veri e propri tesori che racchiudono il gusto delle verdure in un barattolo. Ma cosa sono esattamente i sottoli e quali sono i modi per gustarli nelle ricette?

Cosa sono?

Nasce da un’antica necessità di preservare i prodotti dell’orto durante tutto l’anno la tradizione di conservare le verdure in olio extravergine d’oliva, arricchendole con spezie e aromi.

In questo modo, si possono gustare le verdure anche fuori stagione e, soprattutto, con un sapore totalmente diverso rispetto a quello degli ortaggi freschi.

Le verdure più utilizzate per i sottoli pugliesi sono le melanzane, i carciofi, le zucchine e i pomodori secchi, vediamo come gustarli al meglio.

Preparare i sottoli è un rituale

Questo rituale è stato tramandato nel corso del tempo conservando sempre la sua autenticità, ma che richiede una particolare attenzione nel seguire correttamente e in modo sicuro i passaggi, che sia la corretta preparazione degli ingredienti necessari alla sterilizzazione e chiusura dei barattoli. Ecco perché è sempre meglio gustare i sottoli preparati da chi ha esperienza. Tuttavia ti sveliamo alcuni modi per gustarli al meglio.

Ci si può sbizzarrire con le varie verdure e ciascuna versione richiede una preparazione differente.

  • Melanzane sottolio

Nella dispensa di un vero salentino i barattoli di melanzane sottolio sono immancabili, perché perfetti per farcire una puccia o una frisa (per rimanere in tema di ricette locali) oppure per arricchire antipasti e contorni.

Carciofi sottolio

I carciofi sottolio conservano una consistenza tenera e sono molto saporiti. Come gustarli? Per accompagnare un ricco tagliere di formaggi e salumi locali per un antipasto sfizioso e genuino.

  • Pomodori secchi sottolio

Si tratta di una vera golosità ed è l’unica, tra queste ricette, a richiedere più tempo, perché i pomodori necessitano di una lunga esposizione al sole. Sono ottimi per aggiungere un tocco in più al condimento ad esempio della pasta fresca.

  • Zucchine sottolio

Le zucchine sottolio sono una ricetta versatile, perfetta per farcire piatti della tradizione o per rendere ancora più gustoso l’antipasto locale.

 

È ciò che avviene ne La Vecchia Osteria, dove Chef Totu prepara i sottoli con le verdure del suo orto.

Vieni a trovarci in Viale Francesco Lo Re, 9, Lecce

ricette-autunnali-pugliesi

4 Ricette autunnali pugliesi consigliate da Chef Totu

Settembre 27th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina 0 thoughts on “4 Ricette autunnali pugliesi consigliate da Chef Totu”

Che autunno sarebbe senza alcuni consigli culinari di Chef Totu? Per vivere al meglio l’arrivo di questa stagione, scopri 4 ricette autunnali pugliesi calde e gustose. Tutte in comune hanno la genuinità degli ingredienti locali e il fatto di avere un posto nel cuore dello Chef.

  1. Orecchiette con cime di rapa e acciughe

Tra le ricette consigliate, non possono mancare le iconiche orecchiette con le cime di rapa. La verdura di stagione ha un gusto amarognolo e si sposa perfettamente con il sapore delle acciughe, per non parlare del formato di pasta che dev’essere rigorosamente l’orecchietta. Perché anche Chef Totu insegna che questa tipologia permette di raccogliere perfettamente il condimento, in modo da assaporare tutti gli ingredienti ad ogni forchettata.

A dare un tocco in più sono tre ingredienti: olio evo (meglio se locale), peperoncino e una spolverata di pangrattato.

  1. Fave e cicoria

Un bel piatto caldo di fave e cicorie è sicuramente il modo migliore per affrontare l’inizio del freddo. La combinazione di questi due ingredienti poveri è un vero piacere, sia per sapore che per consistenza: il purè di fave, cremoso e delicato, si abbina alla cicoria selvatica, che ha un sapore un po’ amarognolo, creando un perfetto equilibrio.

Puoi accompagnare questo piatto con una fetta di pane tostato, che aggiungerà croccantezza.

  1. Zuppa di legumi e verdure di stagione

Chi non ha mai mangiato una zuppa di legumi cotta in pignata si è perso uno dei piaceri culinari di questa terra. Calda, saporita e cremosa, la ricetta è tanto semplice quanto dal risultato indescrivibile. La parte più bella è anche la sua versatilità, la zuppa può essere preparata unendo i tuoi legumi preferiti.

Che sia cotta in pignata o in pentola, non dimenticare di lasciare insaporire tutti gli ingredienti con una foglia di alloro.

Lo Chef è certo di una cosa: qui, il pane raffermo come accompagnamento è d’obbligo.

  1. Funghi cardoncelli al forno

Protagonisti indiscussi delle ricette autunnali, i funghi sono perfetti come condimento di primi piatti, come contorno o come secondo, se farciti. I funghi cardoncelli, tipici dell’altopiano delle murge, sono saporiti e carnosi, vengono spesso cucinati al forno con olio, aglio, prezzemolo e una spolverata di pangrattato. Chef Totu, invece, ama prendersi una pausa per andare alla ricerca dei migliori funghi in Calabria e impiegarli come protagonisti delle sue linguine.

Sarai contento di sapere che alcune di queste ricette autunnali potrai assaggiarle proprio cucinate dallo Chef.

Ti aspettiamo ne La Vecchia Osteria in Viale Francesco Lo Re, 9, Lecce.

Km0-ne-La-Vecchia-Osteria

Mangiare locale: il valore del Km0 nel nostro ristorante

Agosto 31st, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Tradizioni salentine 0 thoughts on “Mangiare locale: il valore del Km0 nel nostro ristorante”

Immagina di assaporare un piatto che non solo racconta la storia di una terra, ma anche il lavoro e la passione di chi la coltiva e la custodisce ogni giorno. È questo il cuore della filosofia del nostro ristorante: portare in tavola il meglio del Salento, attraverso una scelta consapevole e sostenibile dei nostri ingredienti a Km0.

Sostenere il territorio con il Km0

Ogni piatto che Chef Totu prepara, e che serviamo, è un omaggio alla nostra terra e ai suoi doni. Utilizziamo prodotti e ingredienti che provengono da piccole e medie imprese agricole locali, sostenendo così una rete di produttori che, come noi, credono nel valore della qualità e della genuinità. L’olio extra vergine di oliva e il vino, due pilastri della tradizione pugliese, sono frutto della nostra stessa produzione, così come frutta e ortaggi che Chef Totu coltiva e raccoglie con cura nel nostro orto, riflettendo un impegno diretto e personale verso la sostenibilità e l’autenticità dei prodotti.

La cura degli ingredienti di qualità

Il Km0 crea una vicinanza tra le persone e la natura, creando una vera e propria collaborazione anche con gli agricoltori locali, con cui abbiamo stabilito rapporti di fiducia. Questo ci permette di selezionare materie di prima scelta, coltivate con cura nei paesi limitrofi. Questo legame diretto ci consente di garantire piatti che conservano il vero sapore della tradizione, arricchiti dalle proprietà e dai benefici di prodotti freschi e di alta qualità.

Dalla terra alla tavola: un percorso di gusto

Ne La Vecchia Osteria, tutto parla del Salento: dai prodotti ortofrutticoli freschi e di stagione, alla carne e al pesce appena pescato, ogni ingrediente è scelto con la massima attenzione per rispettare e valorizzare il ciclo naturale della produzione locale. Questo non solo esalta il gusto delle nostre ricette, ma contribuisce anche a un’economia sostenibile, promuovendo il lavoro delle aziende agricole del territorio e riducendo l’impatto ambientale.

 

Quando scegli di mangiare nel nostro ristorante, non stai solo gustando un buon piatto, ma stai sostenendo un’intera comunità. Cerchiamo di trasmettere il sapore autentico di una cucina che non ha bisogno di molto perché si fonda sulla semplicità di ingredienti freschi e locali. Vieni a trovarci in Viale F. Lo Re, 9 – Lecce.

logo footer la vecchia osteria

Viale F. Lo Re, 9 - 73100 Lecce - P.Iva 03457290751

pagina facebook la vecchia osteria